Milano, ore 10 e 59.
I gomiti ruvidi che si strofinano su di me, un ticchettio di unghie, un bicchiere che sgocciola e un piattino di ceramica.
La giornata inizia così. Con Kyle e Violet.
Milano, ore 11.
– Quindi… anche a te piace scrivere.
– Ehm yes, sure… I mean, non ho fatto altro da quando sono qui. Annoto tutto, vorrei che i ricordi si concretizzassero. Anche perché questa esperienza qui in Italia mi sta cambiando.
– Sì, l’Erasmus è uno di quei momenti meravigliosi che ti porti dentro per sempre. Sono felice tu abbia scelto Milano, è la mia città preferita in assoluto.
– Anche la mia!- interviene Iride.
– Scusate, non volevo interrompervi, è che amo veramente questa città – si giustifica.
– Non ti preoccupare! A proposito di scrittura, penso mi tocchi tornare al lavoro – dice Violet con lo sguardo spento.
– No, aspetta Vio, ancora non ti ho raccontato del concerto di ieri sera!- afferma entusiasta Emilia. Ha appena finito di servire un cliente e cerca con lo sguardo l’amica.
– Uhm, mi farai fare tardi… non mi guardare con quegli occhioni imploranti, lo sai che… ok, va bene, mi hai convinto. Racconta. – cede Violet.
– È stato bellissimo, non hai idea! Il gruppo musicalmente è il mio genere, con quei suoni tecno e poi il cantante… ha due occhi bellissimi… e ovviamente la sua voce mi ha ammaliata!
– Addirittura ammaliata! Ricordami il nome della band?
– I Rumor! Fidati di chi ne capisce, andranno molto lontano.
– Ok, va bene, me lo segno ma ora devo proprio andare… Kyle, ti auguro veramente una bella giornata e continua a scrivere! Prima o poi mi farai leggere qualcosa – Violet si avvicina per salutarlo.
– Bye bye, see you tomorrow! – risponde Kyle.
– Aspettate! – esclama d’un tratto Iride. Emilia, Violet e Kyle girano la testa in sincrono.
– Ehm, veramente non era mia intenzione origliare ma sapete, fare questo lavoro ti porta ad ascoltare le conversazioni degli altri e allora… insomma… vi volevo dire che anche io scrivo. – dice in un fiato.
– Oh, tesoro, ma è magnifico! Cosa scrivi, dei racconti? – risponde Violet. Deve essersi dimenticata che è in ritardo per il lavoro.
– Sì, insomma, non proprio, ma vorrei far leggere a qualcuno due o tre testi che ho scritto quando mi sono trasferita qui… Violet tu saresti disposta a farmi da critica?
– Ma certo! Quando vuoi, anzi, sono molto curiosa!
Emilia improvvisamente si fa pensierosa. Abbassa lo sguardo e comincia a parlottare tra sé e sé.
– Tesoro, tutto bene? Sei sbiancata tutt’un tratto. – dice Violet con voce lieve.
– Aspetta, aspetta. Sto pensando. – le risponde Emilia.
– Fatemi capire bene. Tu scrivi – dice puntando il dito verso Violet – tu anche – e guarda Kyle – tu Iride stai dicendo adesso di avere addirittura qualche racconto da far correggere. Qui i pianeti vogliono dirci qualcosa.
– What are you talking about?
– Sì Emi, cosa ci vuoi dire? Hai uno sguardo un po’ da pazza… – la guarda costernata Violet. Ora è veramente in ritardo ma non se ne cura.
– Ragazzi ma non capite? – dice Emilia con eccitazione.
– Mah, veramente… no.
– Ho un’idea, oh, se ho un’idea!
Milano, ore 11 e 35.
Epifania.